martedì 24 marzo 2009

un filo lungo e mai lineare, nè un inizio nè una fine.

Qualcosa sta cambiando. Solo che non so se in bene o in peggio, non so se la mia suggestione ancora una volta sta calcando la mano ( forse si perchè altrimenti non scriverei in questo modo ).
Però diciamo che siamo giunti proprio al momento in cui il guscio si rompe. Quindi, tutto nuovo.
L'aria è nuova, mai stata piu nuova di così, gli odori, i sapori, le percezioni in generale. La vita è nuova. Sebbene restino tracce di qualcosa di recente che è ancora a metà tra il tassello "vecchio" del mosaico e quello successivo, quello attuale. Ecco è come se questi due tasselli fossero vicini, seppure completamente diversi, e insieme vanno comunque a fondersi nel grande disegno a tessere che è la mia esistenza. o vita. Dipende dai punti di vista.
Quello che resta, sembra, talvolta ai miei occhi, una specie di telo, consumato, che credo innumerevoli volte di aver perso ma poi ecco che lo ritrovo.
Non c'è molto a farmi sentire così, è solo un cd. Ma è un cd che è stato li a scandire i minuti di un non lontano fine settimana in viaggio.
Le curve della strada seguivano silenziosamente la musica dei brani, i paesaggi al lato erano i grandi occhi che ci guardavano senza troppe pretese ma con serenità.
Quel cd l'ho rimesso oggi dopo averlo evitato anche solo con il pensiero per dieci giorni circa. Andava fatto, andava messo in questo modo il coperchio per chiudere la botola?
Non lo so..
Le cose cambiano, non sempre quando lo si vuole. Le cose cambiano, e poi a volte, si ha la fortuna di essere anche pronti ad accettarle cambiate, ma questo non è uno stato scontato degli eventi.
Questa volta io sono stata pronta ad accettare il cambiamento, ma non significa che accettarlo sia stato facile solo perchè è avvenuto con calma. Anzi forse lo stato di calma mi sottopone con piu attenzione le differenze e la rispettiva analisi.
Mi sottopone anche con meno fatica la constazione che altre persone invece siano da rimuovere definitivamente. Da recidere come radici secche.
Ci pensi un attimo, ricordi la loro faccia penosa e non ci pensi piu di tanto. Ti dici proprio che hai fatto bene, e che anzi, hai fatto pure male a perderci tempo e a farti scrupoli.
Ma vabbè...i patetici, retorici, sentimentali, vigliacchi, senzapalle, di questi problemi non se ne pongono.
E non me li pongo manco io, perchè sto veramente bene. Cioè : ahh... un po di freschezza piuttosto che puzza stantia di flaccida mancanza di intelligenza. Quanto tempo era che non mi sentivo cosi ? Tanto appunto.
Solo un pò di ipocondria che va e viene tende a rovinare i preziosi momenti che rasentano quasi la perfezione. Ma forse stavolta non è ipocondria, non infondata. Forse. O forse si, chi lo sa.
Mi sono detta che però è importante che rimanga vigile, che non mi faccia prendere dal panico, che è inutile pensare alle tragicità, perchè è cosi che poi tali diventano.
Ma il cd rimane, ed in fondo ti ringrazio per avermelo regalato. Grazie veramente.
Mi piacerebbe se ci fossero sempre reciprocamente mani tese per l'altro.

Il mio amico di casa mi manca. Quello che passava le sue ore con me, la persona che ascoltava i miei racconti, e che rideva con me di tutto. Ridere. Quanto mi ha fatto bene in tutto questo tempo, ridere e sorridere. Adesso è un po diverso da quel punto di vista. I pomeriggi per quanto inizino, timidamente, ad essere più luminosi e soleggiati, sono piu silenziosi, e a fatica li riempio con soddisfazione.E' come se rimanesse sempre un angolo freddo all'interno di ogni pomeriggio. A volte è tranquillo invece, e sono semplicemente serena, dicendomi che tutto è collocato giustamente per tutti e che non c'è un solo motivo per abbattersi. Ed è vero infatti. Va bene cosi, solo che a volte manca quel prolungamento, quella cuccia che era per me l'amico. La simpatia incondizionata.
Boh, vabè.
Si è soli prima di tutto. E va anche bene, basta abituarcisi e ricordarselo ogni tanto.
Non ho altro da dire per ora. Avevo solo bisogno di liberare un po di pensieri.

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