giovedì 19 febbraio 2009

Una dichiarazione d'amore


Una cosa scritta tanto tempo fa, ma che oggi tiro fuori.

Un modo per ripensare alla mia amica L., e a quell'estate, un modo anche per ricordarsi di molte altre cose che forse è meglio lasciare senza definizione. Definire talvolta, è infatti uno spreco.



Piede destro, piede sinistro.

Cammino su una linea che è la storia di qualcuno.

Forse è un burrone invisibile o forse è l’aria di un passato anche sotto i miei passi.

E’ come una bella signora ormai adulta. La sua bellezza è forse d’altri tempi, un po’ sfiorita; ma nel passarle davanti si sorride al fascino di quei suoi occhi saggi e ricchi di vita.

Una donna : un po’ triste, magari delusa.

E’ stata percossa, si. Però lei si è alzata in piedi e con gli occhi gonfi di lacrime si è messa la cipria, un bel rossetto rosso e ha spruzzato un’acqua di colonia un po’ acre, sul suo collo. Un collo sempre celato, naturalmente.

Si chiama Berlino, Die Stadt. Die Dame.

La più bella signora che io abbia mai incontrato.

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