venerdì 30 gennaio 2009

Nell'angolo, in basso.

A volte mi dimentico che sto cambiando e torno indietro alla stasi. Poi quando mi risveglio avverto il senso di fastidio per essere stata ferma, per essermi fatta fregare ancora una volta dalla tentazione di rimandare le cose.
No, ripeto : Stavo cambiando, e per quanto questo possa comportare crolli, abbattimenti emotivi, poi recuperi brillanti alternati di nuovo a precipitosi balzi nel vuoto, io voglio continuare a cambiare.

Sono tutta dentro di me, e niente fuori. Certe volte è così lo ammetto. Non posso farci niente.

Ho visto per la prima volta in concerto Mary Gauthier, a Glasgow, in occasione del Celtic connections festival che ( mi sa ) l'anno prossimo potrei anche non vedermi piu perchè magari sarà anche venuto il tempo giusto per lasciarla la Scozia.
Se dovessi dire che ne penso di questa donna direi in una parola ipnotica.
Mi ha preso gli occhi e se li è letteralmente buttati addosso.
Lei, capelli corti, camicia, gilet, un paio di ciondoli, stivali texani, chitarra e degli occhialini con lenti rossastre che per diverso tempo del concerto hanno alimentato in me la perplessità che piuttosto che occhiali quelle fossero reali occhiaie.
Si è messa a cantare Falling out of love, ha raccontato una storia, la sua voce e la sua chitarra dovevano esserne state protagoniste.
O almeno questo è quello che ho pensato quando le ho sentito dire : " Let me out, set me free ".

Grazie per chi mi legge. Quei pochi che casualmente si ritrovano sulle mie pagine e vagano anche solo per un istante nella mia stanza popolata di pensieri eternamente contraddittori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

It's a cheap hotel, the heat pipes hiss
The bathroom's down the hall, and it smells like piss


It's another night in another town

And I'm another blues traveler headed down



Falling out of love is a dangerous thing


With its slippery slopes and its weighted wings
With its birds of prey circling overhead

Casting vulture shadows on barren beds
Let me out, set me free




Let me out, set me free

The clock inside the church bell tower


Rings your name every hour
I see your face, I touch your hair

Then the ringing fades and nobody's there



Falling out of love is a treacherous thing
With its crucible kiss and its ravaged ring

With its holy whispers and labyrinth lies



Sacrilegious hungry sighs
Let me out, set me free
Let me out, set me free




I walk the streets, and I taste the dirt

I am flesh and blood, and my body hurts

I search your silence looking for a crack
For a passageway where I can pull you back




Falling out of love is a tedious thing


With its jailhouse smirk and its chain gang swing
Its time to serve and its sentence set

With its warm blood and cold sweat

Let me out, set me free ...

[Devi esternarti, e' per il tuo bene e di chi ti sta accanto. E cambiare scoprendoti parlare una nuova voce. Vinci il pregiudizio. Solo tu ci puoi fare, se vuoi. La mia identita', risibile, e' palese, ma non me ne vergogno. Francesco ]