sabato 10 gennaio 2009

" Bip - Bip "

E' il 10 gennaio 2009, un nuovo anno cominciato da poco, e la sottoscritta sempre uguale.
Almeno, non mi smentisco mai..
Sono le 2,34 ed io mi sono svegliata appena un'ora fa dalla mia pennichella, che voleva restare circoscritta alla fascia pomeridiana o al massimo alla prima serata.
La settimana è stata intensiva, non saprei se definirla produttiva o meno ( visto che solo di maledetti numeri si tratta) ma di sicuro per affrontarla ho dovuto fare un discorso piu o meno schietto con i miei neuroni dicendo loro che se mi facevano il favore di non abbandonarmi, poi promettevo un week-end all'insegna del nutrimento e del terapeutico bombardamento di immagini e concetti interessanti.
Sono a casa da sola, nella mia camera che ormai da un pò di tempo è illuminata da varie lampade e luci sparse, solo perchè la lampadina principale è guasta da un mesetto o più ed io non ho una scala per salire su e cambiarla.
Se pensate che sia una che quindi si rassegna facilmente agli eventi, vi dico che in ogni caso vi sbagliate. Non è certo per una lampadina non cambiata da un mese che si può affermare una simile idea, anche se poi è la vostra, ed io la rispetto comunque.
Però permettetemi di dire che ho ribaltato la situazione in modo alternativo e la mia stanza si illumina comunque.
E' un pò strano questo momento. C'è un silenzio piacevole in casa mia, sono da sola.
La mia camera è in penombra, girando la testa a sinistra posso intravvedere le luci della strada dalla finestra, intuire l'origine di qualche sporadico rumore che viene sempre dall'esterno,poi invece all'interno come appunto dicevo è tutto molto silenzioso. Soltanto l'allarme antifumo (ormai guasto da mesi ) mi fa compagnia, emettendo un bip che somiglia quasi ad una suola di gomma che scivola su un pavimento di marmo. Non so se avete presente.
E devo dire che mi sta bene. Si.
Almeno per oggi mi sta proprio bene.
Sono tranquilla, adesso, dopo un rientro dal lavoro in cui mi stavo quasi facendo prendere dal panico per non riuscire a capire a cosa volessi dare la priorità. Se a me stessa o agli altri.
Ma poi no. Mi sono detta : che gli altri stiano fuori.
Oggi: non accompagnerò la mia coinquilina in macchina a fare la spesa al supermercato ( ho quasi spudoratamente ignorato i suoi commenti riguardo la sua parte di frigo mezza vuota) ; non vedrò gente se non perchè reale interesse umano lo richiede; non butterò l'ennesima carta a terra in camera dicendomi che tanto poi lavo e pulisco e nel frattempo invece il pavimento ai piedi del mio letto somiglia più al banco di una cartoleria che ad altro.
Lo so, possono anche non essere grandi e nobili propositi per il nuovo anno ma almeno sono alcuni dei miei piccoli obiettivi. Fidatevi, se iniziate dalle piccole cose anche la "bigger picture" sarà più allettante.
Sto anche fumando di meno e non capisco come mai.
Da qualche giorno il sapore del tabacco non mi delizia neanche più di tanto. Forse leggera intolleranza anche per lui. A proposito di intolleranza : ieri ne sono stata afflitta per circa un'ora e mezza. Atroce, da non poter capire se non lo si prova.
Gente che non ti ha fatto niente ma che odi più o meno profondamente, per qualche istante, e senza una reale, valida e logica ragione.
La fortuna è che in tali casi per ora, riesco ancora a capire che si tratta di una mia visione distorta delle cose, e quindi non me la prendo con loro. Sarebbe inutile esternare tutto il mio odio sapendo che da lì a poco svanirà perchè non è neanche sincero..
Non fraintendetemi. Voglio solo dire che non mi va di rovinare rapporti che tutto sommato non mi fanno male, solo perchè io sono incostante al cazzo nella mia testa.
Adesso c'è anche il vento in strada. Ed è strano sentirlo stando chiusa in casa. Sembra quasi lo scenario di qualche film horror veramente di pessima qualità.

Ma parliamo di cose serie. Mi sono messa in testa che voglio cambiare lavoro e vorrei anche cambiare posto in cui vivere. Per diverse ragioni, sembra che la permanenza in Scozia abbia fatto il suo tempo e che non ci siano che altri pochi mucchietti di sabbia nella clessidra che porta il conto.
Dove andrò, cosa farò, come e perchè?
Mi sembra di non avere le risposte e anzi di avere persino paura di saperlo. Però ci si deve muovere perchè cosi è. Cosi è dopo essere stati messi al mondo e dopo aver capito che più o meno bisogna sempre cavarsela da soli.
Non so se sono una persona libera, e mi interesserebbe capirlo.

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