Io non ho ancora capito se è meglio relativizzare oppure o no.
A volte mi sembra di essere stata investita da un'onda gigante e di essere ancora raccolta in tutta quella immane massa d'acqua da non avere ancora chiaro se scappare o restare li.
Certo in ogni caso il discorso non si pone,almeno fisicamente.Voglio dire, se sei la minuscola parte che un'onda mastodontica porta con sè, poco importa quello che tu e il tuo corpo volete fare. Stai li, e vieni rigirato come un panno nella lavatrice.La tua mente invece...quella, un'azione la svolge sicuro.E la tua mente quindi..vuole scappare? Cosa fa la testa? E la testa,è solo cervello, razionalità,o ha degli anditi nascosti in cui almeno per un attimo TUTTO VA IN BLACK OUT e l'unica cosa che si pensa è " NO" ?
NO, nel senso di negazione di qualunque cosa,di un pensiero e quindi di una conseguente azione, negazione di un sentimento,negazione della realtà.
Insomma quando io credo di essere in quell'onda, a volte relativizzo. Mi dico che è meglio quel caos, meglio tutto quel trambusto e quella vertigine piuttosto che il silenzio e la noia.
Altre volte quando l'onda non c'è, c'è uno strano senso di non-novità si insinua nelle mie giornate ricerco la differenza, la cazzo di scintilla che mi dia almeno 5 maledetti minuti di scossa elettrica.
E sono disposta a sfruttare, a inventarmi, a stare al gioco. Tutto perchè un giorno piuttosto che un altro la mia onda se ne è stata per i fatti suoi e a me non c'ha pensato manco di striscio.
Che palle.
Adesso, se questa altalena mi fa porre domande..io mi chiedo,ancora, ( perche come il mio prof di filosofia un pò di anni fa mi disse: "la filosofia ti aiuterà a porti sempre piu domande ma non sempre a trovare le risposte") dicevo, io mi chiedo ancora MA SONO STANCA?? sono stanca di fare la molla saltellante? Di che cazzo ho bisogno??
E' difficile stare al centro in effetti,anzi, diciamo che innanzitutto è proprio difficile stare fermi in un punto per piu di 5 minuti. Provateci,se non l'avete mai fatto. Statevene cinque minuti in piedi immobili,a fissare un punto davanti a voi. Fatemi sapere come vi siete sentiti. Davvero. Potete solo respirare e ovviamente permettere quel movimento autonomo che le nostre palpebre hanno quando stiamo ad occhi aperti,ma dico al di là di questo...nient'altro.
Quindi,se è difficile stare fermi relativizzando il punto della nostra presenza nello spazio,figuriamoci cosa significa stare fermi cercando di stabilire che un centro esiste e che noi stiamo proprio li.
E allora beh, vuol dire che vivere, cazzo non è semplice. Io avevo un pò questo presentimento ( stando nell'onda,no?) ma poi mi dicevo che no..qualcosina qualcosina,un trucchetto lo si trovava. Relativizzare quindi,direi di no. Cioè io tendo a farlo,ma non so se poi è meglio. Il metro di misurazione cambia sempre e con esso anche ciò che penso.
Mi serve solo una piattaforma piana su cui poter camminare, e poi...mi serve non avere paura.
Non serve a niente ranicchiarsi per terra e aspettare che ti azzannino al collo.
Vai avanti, respira,e continua. Un passo per volta,piano.

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